Startup innovative accelerano la transizione verde

Dalla valorizzazione dei rifiuti alla finanza climatica, tre giovani imprese premiate da Eni dimostrano come la tecnologia possa creare valore economico e ambientale, tracciando la rotta per un futuro sostenibile.

La transizione ecologica passa attraverso l’innovazione. Lo conferma la menzione “Eni Joule for Entrepreneurship” che, nell’ambito degli Eni Award 2025, ha premiato tre startup italiane capaci di trasformare la ricerca tecnologica in soluzioni concrete per il pianeta. L’iniziativa, promossa da Joule, la scuola d’impresa di Eni, mira a sostenere la crescita di un ecosistema che unisca sostenibilità e sviluppo, creando un ponte tra il mondo accademico e il mercato.

Le realtà vincitrici dell’edizione 2025 rappresentano tre diversi settori, uniti da una visione comune: usare la tecnologia per migliorare l’equilibrio ambientale e la vita delle persone.

Exe Engineering for Environment ha brevettato una soluzione hardware e software che automatizza e ottimizza la captazione del biogas dalle discariche. Questo sistema non solo riduce le emissioni di gas serra, ma trasforma i rifiuti in una preziosa risorsa energetica, favorendo un modello di gestione più circolare.

Koalisation Società Benefit opera nel campo della carbon finance, promuovendo progetti ad alto impatto sociale e ambientale. La startup collabora con comunità locali per rigenerare ecosistemi naturali, dimostrando come finanza, scienza e responsabilità sociale possano convergere in un modello di sviluppo orientato al bene comune.

Eoliann Società Benefit ha sviluppato una piattaforma innovativa che utilizza algoritmi predittivi per valutare i rischi fisici legati al cambiamento climatico. Analizzando dati su alluvioni, siccità e ondate di calore, offre strumenti per costruire strategie di resilienza efficaci, un supporto cruciale per aziende e istituzioni.

Questi progetti evidenziano il ruolo fondamentale della sinergia tra ricerca, impresa e startup nel rispondere alle grandi sfide energetiche. L’intraprendenza di queste giovani realtà dimostra che l’energia del futuro non nasce solo dalla ricerca, ma anche da nuovi modelli di business e competenze innovative, capaci di coniugare profitto e tutela del pianeta.