Napoli capita dell’intelligenza artificiale per la scuola del futuro

Con delegazioni da 40 Paesi, oltre 6mila tra studenti e docenti, e 50 aziende hi-tech, Napoli ha ospitato dall’8 al 13 ottobre il summit internazionale “NextGen AI”, promosso dal Ministero dell’Istruzione. L’evento, che si inserisce nel campus “Scuola Futura” del Pnrr, ha posto l’Italia al centro del dibattito globale sull’integrazione delle nuove tecnologie nei processi educativi.

La scelta di Napoli non è stata casuale. Il ministro Giuseppe Valditara l’ha definita “culla della civiltà occidentale e capitale dell’innovazione”, un luogo che “sintetizza il legame imprescindibile fra passato e futuro”. Dal palco napoletano, il ministro ha delineato la sua visione: l’IA come strumento di “arricchimento e potenziamento”, un alleato dell’intelligenza umana, mai un sostituto. Ha ribadito la centralità di “carta, penna e libro” nella formazione, mettendo in guardia dai rischi di un abuso degli strumenti digitali.

Due i progetti strategici annunciati. Il primo è una sperimentazione in Campania che, grazie anche ai fondi della Fondazione San Paolo, coinvolgerà almeno 10.000 studenti fragili. Questi alunni avranno a disposizione assistenti virtuali per personalizzare la didattica e migliorare l’apprendimento, in linea con gli obiettivi di Agenda Sud. Il secondo è un piano nazionale di formazione sull’IA da 100 milioni di euro, destinato a tutte le scuole italiane. L’obiettivo è diffondere competenze per un uso consapevole dell’intelligenza artificiale come supporto per personalizzare i percorsi di studio e valorizzare i talenti di ogni studente.