Fondo per l’innovazione agricola, ecco il decreto con gli incentivi per sostenere l’innovazione delle PMI

Sostenere progetti d’innovazione delle PMI nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura: a questo scopo sono rivolte le agevolazioni messe a disposizione dal Governo con risorse pari a 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, nell’ambito del Fondo per l’innovazione agricola stabilito dalla legge di bilancio 2023.

I fondi sono ora resi operativi dal decreto congiunto firmato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Fondo per l’innovazione agricola: a chi sono rivolte le agevolazioni

Le agevolazioni saranno erogate come contributo a fondo perduto per sostenere “la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti”.

Alle agevolazioni possono accedere le PMI (singole o associate) classificate come imprese agricole, ittiche o agromeccaniche, con sede operativa nel territorio nazionale, che risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda e che effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro (cifra che scende a 10.000 per il settore della pesca) e
non superiore a 500.000 euro.

Le agevolazioni concesse

Per sostenere gli investimenti tecnologici è concesso un contributo a fondo perduto, erogato in forma diversa in base alla natura dell’impresa. Per le PMI agricole o della pesca la percentuale massima del contributo è determinata come segue:

  • fino al 75% delle spese sostenute per investimenti fino a 100.000 euro
  • fino al 65% delle spese sostenute per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
  • fino al 55% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
  • fino al 45% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

Quando il beneficiario è una PMI Agromeccanica ovvero una PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’Aber, i massimali salgono al:

  • 100% per investimenti fino a 100.000 euro
  • 90% per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
  • 80% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
  • 70% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

Oltre al contributo a fondo perduto, le imprese possono accedere alla garanzia dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (“Ismea”), così come stabilito dal decreto legislativo n.102 del 29 marzo 2004 (art. 17, comma 2). È inoltre possibile accedere a contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia, applicando i massimali di aiuto previsti dalla normativa europea di riferimento, vale a dire:

  • un’intensità massima di aiuto pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori, nel caso di PMI Agricole, operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli
  • un’intensità massima di aiuto pari al 50% dei costi ammissibili per le PMI della Pesca, operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura ovvero nel settore della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura

In nessun caso la copertura fornita dal contributo a fondo perduto, nonché la garanzia del finanziamento bancario, può superare il 95% del costo ammissibile.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l’acquisto di:

  • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino i requisiti indicati nell’art.5, comma 1 lettera a del decreto (disponibile in pdf in calce all’articolo)
  • macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia
  • macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione
  • trattrici agricole (secondo le modalità indicate nel bando)
  • investimenti per la pesca e l’acquacoltura, anche questi secondo le modalità riportate nell’art.5 del decreto

Per essere ammissibili, le spese devono riguardare l’acquisto di beni nuovi di fabbrica.

Come presentare domanda

Le agevolazioni sono concesse attraverso una procedura sportello e previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative.

Le domande dovranno essere presentate utilizzando la modulistica che sarà messa a disposizione dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sul portale dedicato.

Il decreto

Il testo del decreto che sblocca le risorse è disponibile al link che segue.

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